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24.

MESSIA

                            
Riassunto

La storia dell’uomo dimostra che essa si svolge in periodi di circa diecimila anni.
In tali periodi si passa dall’età della pietra all’età della bomba atomica.
La società umana è strutturata per l’autodistruzione, che avverrà con una futura guerra mondiale.
In questo stesso periodo l’umanità ha concepito nozioni scientifiche sufficienti a far passare una parte di essa a superiori livelli esistenziali angelici, per attuare una continuità evolutiva universale.
Per divulgare tali nozioni scientifiche necessarie alla trasformazione degli uomini in angeli viene usato  un personaggio apposito, definibile Messia.
Il Messia utilizzato per tale trasformazione che coinvolgerà la nostra Era storica sono io , Poeta Rolando Petrus.
Ciò avverrà quando l’umanità avrà capito la Psicostasìa Fisiognomica, illustrante le relazioni esistenti tra la forma della materia e la sua anima.

Gli Angeli padroni della mia vita, hanno stabilito che è giunto il momento in cui l'umanità può conoscere il nome del MESSIA: POETA ROLANDO PETRUS il mio nome, il nome di colui che porrà fine all'attuale Era per cominciare la Nuova Era. Ora ve l'ho detto, ma non è obbligatorio crederci.
Sono molti anni che si parla di Nuova Era, di New Age, di Età dell'Acquario; sono molti anni che sedicenti Messia proclamano l'avvento di un nuovo ordine del mondo.
Sono molti anni che si presta attenzione a piccoli fatti, sperando che da essi possa sorgere la nuova alba della storia umana.
Ma tutto quello che è apparso finora è solo un brusio, un rumore di fondo voluto dagli Angeli, miei padroni, per non far sentire la vera voce del Messia, fino a quando i tempi fossero maturati.
Questi tempi maturi li ho sempre temuti, li ho sempre evitati disperatamente: ho sempre saputo di essere il Messia dall'età di otto anni, ma ho sempre rifiutato tale ruolo, perché il Messia è solo una vittima sacrificale.
Purtroppo la pazienza degli Angeli miei padroni è finita: ora mi hanno costretto a rivelare il mio ruolo nella presente umanità.
Per me comincia il tempo della fine e non mi resta che sperare in una  loro pietà.
Sia fatta la loro volontà......... anche perché non ci si può opporre ad essi, non ci si può opporre alla volontà del loro Capo.....
la loro volontà è quella che io cominci la missione assegnatami.
La loro volontà è quella che io divulghi all'umanità le verità scientifiche che essi mi hanno rivelato e che io ho scritto nei miei libri.
Da parte loro hanno cominciato il "Lavoro Sporco": crisi economica mondiale, Centrali Atomiche fuori controllo, terremoti con Tsunami, invasioni inarrestabili di migranti africani, terrorismo islamico, rivoluzioni e guerre, "e chi più ne ha, più ne metta...! Comunque, per capire la funzione affidatami, bisogna innanzi tutto capire cosa è il tempo, lo spazio, la realtà che noi percepiamo: questo è lo sfondo di un quadro.
Il soggetto del mio quadro è invece la storia dell'umanità.
Tale storia è come i denti di una sega.
Ogni dente cresce rispetto al fondo del dente precedente, e poi bruscamente finisce per far cominciare ad un dente successivo il suo sviluppo in altezza, fino a quando anch'esso finirà per lasciare spazio ad un dente successivo: così, fino a creare una lunga lama di sega, che non finisce mai perché...... è chiusa ad anello, come una sega a nastro.
Se consideriamo uno di questi "denti di sega" (cioè l'unico che possiamo considerare) e che è espresso dalla storia della attuale umanità, possiamo vedere che tale storia è precisa e concreta, documentabile, se è appena passata; essa diventa invece sempre più vaga, incerta, sfumata, assente, quanto più è lontana.
Per esempio, se dovessimo conoscere la storia della seconda guerra mondiale avremmo a disposizione intere biblioteche e potremmo pertanto conoscerla in ogni dettaglio.
Se invece dovessimo conoscere la storia di Giulio Cesare, avremmo a disposizione informazioni molto più limitate.
Se dovessimo poi conoscere la storia dei Faraoni di Egitto avremmo a disposizione informazioni ancora più esigue (basti dire che ancora non si sa come siano state fatte la famose piramidi!).
Se addirittura volessimo conoscere la storia di epoche anche più lontane si dovrebbe attingere proporzionalmente alle leggende, alle ipotesi.
I primi vaghi segni di qualche certezza fanno cominciare la storia con il periodo Mesolitico.
Questo stadio di cultura ha inizio circa diecimila anni fa, cioè quando si lavorava la pietra focaia dopo l'ultima glaciazione würmiana, quando viveva l'homo sapiens sapiens, quello da cui si ritiene derivi l'uomo attuale.
La storia ufficiale è tuttavia una specie di barzelletta, giacché vuole spiegare in modo logico ciò che logico non può essere.
Tale storia ufficiale dice infatti che, circa 2 milioni di anni fa vivevano degli ominidi: l'Australopithecus, l'Homo habilis, l'Homo erectus, eccetera.
Dice inoltre che circa centomila anni fa c'erano altri tipi di uomini primitivi, l'Homo sapiens neanderthalensis e l'Homo sapiens Cro-Magnon.
In altri termini, fino a circa diecimila anni fa si può vedere qualcosa di fumoso, oltre tale tempo è pura fantasia.
Che sia pura fantasia non è deducibile dall'oggettiva pochezza degli elementi (qualche osso datato con metodi implicanti le enormi approssimazioni connesse al rilevamento del decadimento radioattivo), ma anche dal seguente fatto.
Osservando la storia umana "concreta", vediamo infatti che la scienza è rimasta sempre sostanzialmente insignificante per migliaia di anni.
Poi nell'ultimo millennio, ma soprattutto negli ultimi due secoli (cioè dal 1800), a seguito delle scoperte dell'elettricità e dei motori termici, ha subito un'accelerazione iperbolica che gli ha fatto raggiungere il suo LIMITE.
Nei tempi attuali vediamo infatti che l'umanità, a seguito delle scoperte scientifiche  effettuate, ha creato dei mezzi di AUTODISTRUZIONE.
Le bombe atomiche presenti attualmente nel mondo hanno una potenza capace di annullare ogni forma di vita evoluta dalla Terra.
Finora non sono esplose perché erano gestite da nazioni che ideologicamente apprezzavano la vita (l'URSS, gli USA, l'EUROPA) e ciascuno non attaccava l'altro per paura della reazione di esso.
Ma ora le cose sono cambiate, esistono nazioni che come ideologia hanno il martirio, il desiderio della morte per andare subito in paradiso;  queste nazioni prima o poi avranno anch'esse tali bombe atomiche e creeranno l'apocalisse, la fine dell'umanità.
Considerata da un punto di vista storico, tale situazione significa semplicemente che il genere umano, dalla condizione primitiva che aveva diecimila anni fa è giunto ad una serie di conoscenze scientifiche che l'hanno portato ad una condizione di autodistruzione.
Tali conoscenze scientifiche risultano infatti come se fossero immerse in un liquido dove vagano liberamente, senza alcuna barriera morale o filosofica che ne giustifichi la gestione legittima ad una parte invece che ad un' altra.
E' facile dire che è meglio scegliere l'ideologia della vita, ma è molto difficile fornire valide ragioni razionali a tale convinzione.
La vita è infatti un periodo di circa cento anni oltre il quale c'è un'eternità di morte.
E' dunque ovvio che tale vita è priva di qualsiasi significato logico. E' più logico pensare ad un Dio eterno che conceda una vita eterna e bellissima a chi fa ciò che Lui ha detto di fare.
La vita è la semplice espansione di processi evolutivi universali della natura in cui il nostro concetto di logica non trova alcuna collocazione.
Il fatto dunque che delle persone vogliano rinunciare alla vita non è un fatto meno logico del voler continuare a vivere.
In questa scelta tra la vita e la morte l'umanità è stata da sempre pilotata dalle religioni, da quelle convinzioni, GIUSTE, che oltre l'essere umano vi fossero entità divine, potenti, che decidevano il suo destino.
Anche gli Dei che sovrintendono a tali religioni hanno dei loro programmi esistenziali che sono in relazione con destini ciclici dell'umanità.
Come le messi di grano: dalla semina di pochi chicchi nascono distese di spighe che moltiplicano tali chicchi, ma di tali chicchi solo alcuni verranno di nuovo seminati per generare ciclicamente altre messi: per gli altri chicchi c'è un destino di farina, di pasta, di pane, di dolci da far digerire allo stomaco degli uomini.
Così, gli Angeli stanno raccogliendo i frutti che hanno seminato per millenni.
Da un lato hanno fatto sviluppare all'umanità l'enorme potenziale militare idoneo a distruggerla; nel contempo hanno sviluppato economie, ideologie, filosofie e religioni che consentissero la contrapposizione necessaria per innescare tali armi, al fine di realizzare la "mietitura del grano" con la terza guerra mondiale, con l'Apocalisse, con l'Armaghedon.
In questo scenario i chicchi di grano possono seguire vari destini: la dissoluzione, l'utilizzazione per la semina, l'utilizzazione per l'alimentazione dell'uomo.
Tre destini inseriti tuttavia nella legge che "Nulla si distrugge, tutto si trasforma".
Il destino migliore sembrerebbe quello di esistere in forma più evoluta, ma tale destino dei chicchi di grano non è deciso da essi.
Comunque tornando a considerare la storia umana, essa si svolge in cicli di diecimila  anni, solo diecimila anni.
Che senso ha dunque credere che la storia umana abbia avuto un percorso lineare iniziato milioni di anni fa?
E' dunque molto più "probabile che la storia umana sia tutt'altro che progressiva e lineare; è più probabile che segua il citato percorso a denti di sega.
E' più probabile che sia fatta di "cicli" di diecimila anni, durante i quali ogni volta l'uomo passa dall'Età della Pietra all'Età delle Bombe atomiche.
In un milione di anni ciò è avvenuto cento volte!
Il perché tale ipotesi sia molto più probabile di quanto la Storia  ufficiale vorrebbe farci credere è deducibile dalle mie scoperte sulla natura dell'esistenza, sulla relatività dell'esistenza alla frequenza della radiazione psichica, sul vero significato dell'alimentazione.
Tali scoperte, rese da me ora disponibili, porteranno una parte dell'umanità in altre realtà ultra-umane, in altre dimensioni esistenziali: nel mondo degli angeli.
Così, chi crederà nel Messia si evolverà verso il divino; chi non crederà nel Messia si perderà per sempre.

                                                                                                                                                           

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