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39.
ARGOMENTI FILOSOFICI SUL PERCHÉ I DENTI VENGANO CARIATI DAL RILASSAMENTO ANALE


Riassunto


I denti costituiscono una delimitazione allo sviluppo delle capacità di violenza dell’individuo.
La sessualità anale è finalizzata a distruggerli per far acquisire all’individuo una maggiore superiorità evolutiva.
La carie dentaria non è creata da fattori chimici esterni agenti sulla bocca, bensì da una necessità dell’organismo che, allo scopo, non crea altro smalto dentale per riparare eventuali danni esterni.
Il rilassamento dello sfintere anale è provocato anche dalla condizione di femminilità determinata dai baci "bocca a bocca, lingua a lingua
".


               

Prima analisi filosofica scritta del sonoro di YouTube

Come è noto, i denti sono soggetti a cariarsi.
La carie è un processo biochimico misterioso che distrugge lentamente i denti.
Misterioso, perché basta leggere qualsiasi enciclopedia per apprendere che la causa della carie è sconosciuta.
I famosi acidi demineralizzanti creati dalla flora batterica, a seguito dei processi fermentativi sulla superficie dei denti o sulla placca batterica, sono soltanto un’arbitraria  deduzione chimica facile e comoda.
Infatti, la comune cultura medica afferma pure che
"il dente possiede una sua resistenza naturale, diversa da individuo ad individuo e, di conseguenza, i singoli soggetti mostrano una suscettibilità alla carie assai variabile" Dizionario Medico L’universale – De Agostini 2004  (e quindi non correlabile alla corrosione della citata acidità demineralizzante, ndr).
Peraltro, qualsiasi enciclopedia Medica, non dice mai che lo smalto dei denti è creato da processi biochimici che potrebbero essere in grado di compensare la citata azione distruttiva degli acidi, creando altro smalto integrativo di quello consumato.
Il problema, infatti, è proprio quello che l’organismo non ha più la necessità di quei certi denti ed è per questo che li distrugge mediante la carie.
Il problema è dunque profondo, organico, e non certo attinente le reazioni chimiche che avvengono sulla superficie dei denti.
Il problema della carie va pertanto risolto conoscendo il perché l’organismo distrugge quegli stessi denti che esso ha creato.
Tale perché è stato da me scoperto a seguito di ragionamenti molto complessi e sorprendenti.
Tali ragionamenti sono esposti nel mio articolo "La carie dentale causata dalla sessualità dell’ano" riportato nel mio sito Internet www.poetarolando.com.
Tali ragionamenti sono, sinteticamente, i seguenti.
La sessualità degli animali in genere (uomo compreso) costituisce un surrogato della violenza fisica con cui essi uccidono altri animali, antagonisti in quanto espressivi dell’ambiente.
Così la maschilità consente di imporre sessualmente una violenza che, altrimenti, si sarebbe dovuta estrinsecare distruggendo fisicamente l’avversario.
Così pure la femminilità consente di subire sessualmente una violenza che, altrimenti, si sarebbe dovuta subire in modalità fisiche pericolose per la vita.
La possibilità, di esercitare oppure subire la violenza fisica, deriva da un certo livello di superiorità relativa tra due antagonisti: il più superiore "distrugge" il meno superiore.
Ecco pertanto che se l’individuo subisce o soccombe, è solo perché egli è "inferiore" all’ambiente (personificato da un avversario).
L’inferiorità ha la sua sintesi nella bocca dell’animale: più la bocca è grande, più ha denti forti, più l’animale è INFERIORE.
Ciò potrebbe sembrare assurdo, ma solo se si osservano le cose in modo superficiale: basti considerare la mostruosa capacità di violenza dell’essere umano, capace di distruggere elefanti, leoni, bufali, orche, pescecani…. nonostante egli abbia una piccolissima bocca che, addirittura deve essere aiutata da "coltello e forchetta", tritacarne, frullatori, per sminuzzare cioè che essa deve masticare…..
Consegue da tale proprietà intrinseca che l’individuo, per aumentare la sua superiorità, deve privarsi dei suoi denti.
I denti hanno una ragion d’essere solo nella misura in cui devono proteggere l’apertura di ingresso nel "tubo digerente", da cui è sostanzialmente costituito l’individuo.
Ciò che entra nel corpo dell’individuo deve cioè essere morto, non pericoloso, inattivo, controllato, onde essere spezzettato, snaturato e successivamente integrato nel corpo stesso dell’individuo, mediante il processo alimentare.
Conseguentemente, per eliminare i suoi denti, l’individuo deve creare una situazione che renda inutile tale funzione violenta esercitata dalla bocca.
Deve cioè introdurre nel suo corpo qualcosa di vitale, di incontrollabile, da subire senza controllo.
Ciò è possibile usando "l’altro foro" del citato tubo digerente; il foro cioè attraverso cui avviene l’uscita delle cose mangiate che il corpo dell’individuo deve espellere all’esterno, perché inutili o dannose.
Tale foro è l’ano. Per introdurre in esso "cose esterne" è tuttavia necessario creare una giustificazione a tale introduzione, per renderla accettabile da parte dell’organismo.
Tale giustificazione è il piacere sessuale, il quale viene pertanto creato come conseguenza della penetrazione nell’ano di "cose esterne".
Consegue da ciò la creazione di pulsioni, di esigenze psico-sociali, che siano idonee a determinare la penetrazione dell’ano in modi sempre più facili: per esempio rendendo lo sfintere anale sempre più rilassato.
Tra le molteplici possibili cause della femminilizzazione causante il rilassamento anale, sia nella donna che nell’uomo, vi è anche il bacio bocca a bocca, lingua nella bocca.
Come risultato di tale propensione dell’ano a ricevere corpi estranei si ha, evidentemente, l’inutilità dei denti della bocca.
L’organismo provvede pertanto alla loro distruzione mediante la carie.
Perdendo i denti (particolarmente i molari) la bocca può così acquisire una conformazione di maggiore superiorità (vedasi al riguardo, la mia nuova scienza fisiognomica illustrata nel mio sito www.psicostasia.it).
Tale maggiore superiorità è quella che consente all’individuo di non temere più la violenza fisica ambientale, perché conferisce a lui stesso una maggiore capacità di violenza fisica, la quale gli rende in tal modo superfluo anche l’uso sessuale del suo ano.
Si ripristina in questo modo l’equilibrio fisiologico esistenziale, richiesto dal rifiuto  della violenza fisica derivante dalla superiorità ambientale.
Quello finora esposto è il meccanismo psico-biologico di generazione della carie; dalla comprensione di esso è facile dedurre  che, per avere denti sani e forti, è sufficiente non stimolare femminilmente il proprio ano, onde mantenerlo ben chiuso e serrato.


                                                                                                                                                                                                                                     
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