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75.

In ragione dei suoi contenuti polivalenti, tale Scritto è presente anche sul sito www.psicostasia.it


IL VANTAGGIOSO SIGNIFICATO PROFONDO DELLA CARIE DENTALE CREATA DAL RILASSAMENTO DELL’ANO



Riassunto

La femminilità è un impulso a subire la violenza sessuale esercitata dalla penetrazione di un corpo estraneo nell’ano.
L’impulso a subire tale violenza sessuale è finalizzato a creare condizioni che evitino all’individuo (uomo, donna, animale) possibili violenze fisiche mortali esercitate da altri individui costitutivi di un ambiente ostile.
La possibilità di subire le violenze fisiche dell’ambiente deriva dal fatto che si dispone di una capacità di estrinsecare proprie violenze fisiche che è inferiore alla capacità di estrinsecare violenza fisica posseduta dall’ambiente.
Da tale confronto deriva il concetto essenziale di superiorità o di inferiorità.
Si ha pertanto che, in ultima analisi, l’impulso femminile viene generato da una propria capacità di esercitare violenza che l’individuo ritiene insufficiente a fargli superare le ostilità ambientali.
La possibilità di approntare una difesa materiale passiva (consentendo all’ambiente di penetrare il proprio ano) è pertanto un qualcosa di cui diventa necessario verificare il suo funzionamento mediante sperimentazione personale.
Da tale sperimentazione possono derivare due risultati:
o l’individuo accetta e trae piacere dalla violenza anale subita;
oppure l’individuo non accetta psicologicamente tale violenza anale subita.
Nel primo caso l’individuo deduce che egli può neutralizzare la pericolosità ambientale sottomettendosi totalmente per conferire alla propria vita una stabilità esistenziale.
Nel secondo caso l’individuo prende atto di una sua necessità di evitare in futuro le situazioni di inferiorità che avevano richiesto la sua sottomissione sessuale.
Nel primo caso l’individuo orienterà le sue scelte di vita alla passività sessuale. Nel secondo caso l’organismo dell’individuo effettuerà sue scelte di vita idonee per acquisire una capacità di violenza maggiore per diventare "superiore".
Tali scelte di vita, poste in essere dall’inconscio dell’individuo, sono quelle che determinano la CARIE DENTALE per le ragioni di seguito esposte.
Una carie dentale che va dunque vista non più come una degradazione o malattia dell’organismo, bensì come un mezzo per far evolvere l’individuo verso livelli esistenziali superiori……purché la bocca rimanga senza denti!



L’illusione creata dalle regole morali

Nei miei Scritti Inumani 38, 39, 40 sono esposte le cause sessuali della carie.
In tale esposizione alcuni importanti concetti potrebbero essere soggetti ad interpretazioni sbagliate. A seguito di ciò, ritengo opportune delle precisazioni che possano chiarirli, per far emergere da essi i loro grandi benefici intrinseci. Da tali precisazioni deriva il ruolo della sessualità anale visto in un contesto evolutivo universale, dove l’individuo non deve più vergognarsi della sua femminilità, bensì conoscerla in termini di oggettiva positività morale.
Queste affermazioni potrebbero apparire come una delle tante difese ideologiche sollevate dai gay o dalle lesbiche per difendere se stessi.
Invece non è affatto così.
Queste affermazioni derivano dalle Scoperte della Psicostasìa Fisiognomica: la scienza da me fondata, sviluppata e verificata in decenni di analisi rigorose ed oggettive.
Tali scoperte hanno appurato che l’essere umano ha delle esigenze fisiologiche di dominare oppure di essere dominato, dalle quali nascono gli impulsi sessuali maschili, oppure femminili, dipendentemente dalla capacità di esercitare (oppure subire) violenza fisica che tale essere umano associa alla citata tipologia di dominio (attivo oppure passivo).
Tali scoperte hanno stabilito che le citate capacità di dominio possedute dall’essere umano (e da altri animali….) sono espresse dall’inclinazione della sommità del suo dorso nasale verso destra e/o verso sinistra nelle differenti situazioni ambientali espresse da punti geometrici della sua lunghezza verticale (campo ambientale).
Poiché il naso umano ha un suo profilo che possiede una inclinazione (angolo della linea costitutiva del profilo nasale), una linea di sommità del dorso nasale (che fosse diritta) potrebbe avere una disposizione VERTICALE solo se essa venisse osservata dal davanti: cioè da punti di un piano verticale di simmetria (quello che divide il corpo nelle due parti Destra e Sinistra).
Tale piano astratto ha la proprietà di dividere le situazioni ambientali (tutto ciò che non è l’individuo e che costituisce la negazione dell’individuo, ovvero l’insieme dei suoi pericoli esistenziali), con le quali l’individuo deve relazionarsi per creare un proprio equilibrio da cui possa risultare possibile la propria esistenza, in due tipologie: 1) le situazioni ambientali favorevoli o positive o compatibili; 2) le situazioni ambientali sfavorevoli o negative, o incompatibili. Le prime sono posizionate nello spazio esterno al corpo dell’individuo presente alla sua destra. Le seconde, sono posizionate nello spazio esterno al corpo dell’individuo che è presente alla sua sinistra.
Ciò significa che la citata linea verticale del dorso nasale costitutiva del suo profilo diventa una linea inclinata a destra se osservata da un punto collocato nello spazio a sinistra dell’individuo; per contro, la stessa linea diventa una linea inclinata a sinistra se osservata da un punto collocato nello spazio presente alla destra dell’individuo. Poiché il citato punto di osservazione collocato anteriormente nello spazio costituisce analogicamente tutte le proprietà ambientali alle quali l’individuo deve contrapporre le sue difese esistenziali, ecco che la sessualità che si crea nell’individuo dipende dalla condizione ambientale in cui egli si trova.
Ovvero che qualsiasi individuo DEVE POSSEDERE SEMPRE entrambe le sessualità.
Pertanto non esistono né gay, né lesbiche, ma solo individui umani che, per reagire alle condizioni ambientali in cui si trovano, estrinsecano maschilità oppure femminilità: indipendentemente dal fatto che all’anagrafe siano iscritti come donne o come uomini. Questa esposizione sintetica è più facilmente comprensibile leggendo quanto esposto dal mio scritto LE BASI TEORICHE DELLA RELATIVITÁ AMBIENTALE NELLA PSICOSTASÍA FISIOGNOMICA (vedasi www.psicostasia.it)



Analisi concettuale della CARIE

Da un punto di vista schematico si ha la seguente tesi.
La carie dentale è determinata dal rilassamento anale.
Diventa pertanto legittimo chiedersi: "Perché"?
La RISPOSTA essenziale è: "Perché l’individuo che subisce una penetrazione anale riceve uno stimolo che potrebbe indurre il suo organismo alla creazione di una sua maggiore superiorità qualora tale penetrazione fosse rifiutata psicologicamente".
Tale risposta suscita però un’ulteriore domanda: "Come fa l’organismo dell’individuo sodomizzato a conferirgli una maggiore superiorità"?
RISPOSTA: "Trasferendo le sue risorse di violenza dagli Ambienti Deboli verso gli Ambienti Forti".
Tale risposta suscita un’ulteriore domanda:
"Per quali ragioni, tale capacità di scaricare violenza contro i forti, anziché contro i deboli,
dovrebbe far cariare i denti"?
RISPOSTA: "Perché la forma materiale dei corpi, biologici in genere e del corpo umano in particolare, costituisce il "Programma di Gestione" delle risorse vitali in funzione della variabilità della pericolosità ambientale; un programma espresso dalla Matematica degli Assi Cartesiani; un programma che è l’individuo stesso.
Costituisce cioè il Piano Strategico che l’organismo ritiene più conveniente adottare per consolidare l’esistenza dell’individuo.
Tale Programma di Gestione non è un insieme di parole, ma una capacità di modificare il comportamento psico-biologico dell’individuo per contrastare e vincere le ostilità ambientali, sulla base della legge universale della reversibilità materia-psiche.



Il potere della forma della materia

Tale programma è infatti materialmente espresso dalle linee costitutive della superficie del corpo. Linee che costituiscono i confini che, la solidità del corpo, possiede nei riguardi dello spazio tridimensionale che lo avvolge.
In altre parole, ogni proprietà psico-biologica dell’individuo è CREATA, reversibilmente, da una specifica disposizione spaziale delle unità esistenziali (cellule biologiche del corpo umano).
La disposizione spaziale attinente un aumento delle capacità di violenza verso i forti richiede la creazione di una forma della bocca che è possibile soltanto eliminando i denti molari. Ciò è quanto dimostrato dalle leggi della Psicostasìa Fisiognomica, scienza da me fondata.
Le ragioni essenziali di tale necessità sono illustrate dai seguenti fatti.
La scoperta scientifica dell’origine della carie dentale è di importanza sconvolgente, per il fatto che consente all’essere umano di non nascondere dietro deleterie bugie le sue caratteristiche strutturali psichiche e biologiche.
Attualmente, l’essere umano trae la sua gioia dal possedere una sicurezza esistenziale (nell’ambito della società in cui vive) basata sulla benevolenza che egli riceve.
Tale sicurezza è quella derivante dalla superiorità indicata dalla apposita linea di congiunzione delle labbra (Psicostasìa Fisiognomica).
Una superiorità che tuttavia non è né costante, né facilmente acquisibile.
Il modo più facile che le leggi Universali dell’Evoluzione Umana hanno ritenuto di usare per conferire all’uomo tale necessaria superiorità psico-biologica è quello di illuderlo.
Tale superiorità consiste nella capacità di esercitare violenza fisica nelle specifiche condizioni ostili dell’ambiente in cui l’essere umano vive.
L’aspetto illusorio di tale convinzione di superiorità consiste nel fatto che essa è basata su una benevolenza ambientale.
Tale benevolenza ambientale, o amore, viene ricevuta dall’individuo pagando un prezzo alla società in cui vive.
Tale prezzo è quello di sottostare a prestabilite regole morali. L’individuo cioè, deve comportarsi correttamente, in un modo che sia giusto, che sia compatibile con il benessere collettivo. Da ciò deriva una benevolenza sociale che fa sentire l’individuo "al sicuro" come se egli possedesse una superiorità reale.



Gli aspetti negativi del bisogno di amore

La cosa potrebbe apparire la più ovvia di questo mondo, ma in realtà è una trappola che rende l’individuo schiavo delle convenzioni sociali, delle mode, delle prepotenze dello Stato, delle convinzioni ideologiche possedute dai potenti.
È una trappola, perché non esiste alcuna certezza che, un comportamento umano che l’individuo volesse esprimere nel suo modo più corretto, venisse poi riconosciuto tale. Esistono cioè delle modalità interpretative dell’operato del singolo individuo, che la società umana usa in modi contradditori e tali da rendere "fuorilegge" anche i santi (l’innocente che viene considerato colpevole a causa di errori interpretativi compiuti dalla società umana).
Esistono conseguentemente ingiustizie sociali che impediscono all’individuo di ricevere l’amore ambientale che egli ha cercato, istintivamente e sinceramente, di meritarsi.
Ecco pertanto che, quella superiorità da cui l’individuo trae la sua gioia, diventa insufficiente ed espone conseguentemente l’individuo alle ingiuste violenze della società in cui vive.
Consegue da ciò che l’individuo soffre, si ammala, muore.
Prima che si completi tale comune ciclo della vita, ogni individuo ha avuto la possibilità di inseguire le sue ambizioni e così, in una sequenza di lotte, di vittorie e di sconfitte egli ha protratto la sua vita fino al momento in cui la visione della morte gli fa dire: "Che fregatura che è la vita"!
I concetti sopra esposti, pur essendo limpidi e validi, possono tuttavia essere capiti solo da poche persone; la maggior parte degli individui che compongono la società umana pensa solo a cose semplici, facili, immediate.
La comprensione delle cose complesse è affidata ad altre persone ritenute più intelligenti, generalmente sulla base del loro titolo di studio………….
Alla generalità delle persone basta pensare come pensano tutti. Ad esse basta andare dove vanno tutti per sentirsi sicure di aver fatto la scelta giusta. Ecco pertanto che, le citate verità non sono una scelta ottimale. Ecco pertanto che le verità convenzionali non sono quelle "vere", ma quelle riconosciute tali dalla collettività, dalla maggioranza della gente. Pertanto, ritornando al discorso della Carie Dentale, è opportuno che le sue cause non siano capite da pochi, bensì che saino capite da chiunque: da tutta la popolazione costitutiva della società umana.
Ciò significa esporre le cose in modo più facilmente comprensivo. Per fare questo è sufficiente abbinare i concetti filosofici precedentemente esposti a cose materiali, concrete. Ciò è ora possibile applicando la nuova scienza da me fondata, la Psicostasìa Fisiognomica.
Vediamo così che, la inestricabile complessità dell’amore, è sintetizzabile nell’inclinazione di una semplice linea: quella del profilo nasale.
Così pure, la equivoca molteplicità delle espressioni della violenza, creanti la superiorità, è sintetizzata dalla sinuosità delle varie inclinazioni definenti la linea della bocca.
Così, anche tutti i misteri della sessualità sono rivelati dalla forma che la sommità di un dorso nasale acquisisce a seguito di una osservazione di essa, che avvenga da punti ubicati più a destra o più a sinistra rispetto all’individuo.
In altre parole, guardando le linee del volto degli individui si possono facilmente conoscere verità univoche ed indiscutibili.



L’utilità delle figure

Un caso emblematico è espresso dal percorso concettuale che ha portato alla Scoperta dell’origine delle Carie.
Tutto ebbe inizio sfogliando un libro che parlava dell’evoluzione animale sulla Terra.
In particolare, la mia attenzione fu attirata da due figure di teschi animali. In una di esse si poteva cogliere la dentatura di una bocca che aveva una forma ad U molto allungata (tipo cane lupo, tipo orso, tipo "cane pastore scozzese" reso famoso dal Cane Lessie della serie televisiva).
Vicino a tale dentatura, c’era la figura di un’altra bocca appartenente ad un altro animale dotato di un muso più schiacciato. Nel senso che, la citata forma ad "U", era più appiattita, come il muso di un cane tipo buldog; come se di tale "U" fosse presente soltanto la sua parte arcuata di base.
Tale seconda forma di bocca appiattita era indicata nel citato libro come "esempio di Evoluzione": nel senso che era ritenuta appartenente ad un animale vissuto in tempi successivi a quelli inerenti l’animale con la bocca a forma di U allungata.
Mi chiesi allora in cosa consistesse il vantaggio evolutivo di avere un muso più appiattito.
Fu così che compresi la dannosità della forma allungata della U rispetto ad una simile U costituita dalla sola zona arcuata di base.
Tali forme sono illustrate dalle seguenti
Figura 1 e Figura 2.



 

In tali figure, le due forme delle citate "U" sono disegnate entrambe mediante due "U". Ognuna di queste forme comprende una U sottile sovrapposta e contenuta in un’altra U più grossa: ciò allo scopo di visualizzare chiaramente le due arcate dentarie, inferiore e superiore, ipotizzate presenti in ognuna di tali due forme.
La "U" disegnata con linee più distanziate in ognuna delle due figure ipotizziamo che raffiguri la mandibola, cioè l’arcata dentaria mobile inferiore presente sia nella forma di Figura 1, sia nella forma di
Figura 2.
La "U" sottile disegnata con linee ravvicinate in ognuna delle due figure, ipotizziamo che raffiguri, invece, le rispettive arcate dentarie fisse delle mascelle superiori.
Ipotizzando che l’animale con la dentatura della
Figura 1 sposti in avanti la sua mandibola, le sue dentature precedentemente illustrate assumerebbero le posizioni illustrate dalla seguente Fig. 3.





In tale Figura 3 vediamo che una zona S della dentatura inferiore (posta dove sono i rebbi della U grossa, ovvero dove sono presenti i molari della bocca), si ha la presenza di una parte dell’arcata superiore (quella della U sottile disegnata con linee ravvicinate) che sovrasta i rebbi della U grossa costitutiva dell’arcata inferiore.
Ciò significa che i denti posteriori (molari) presenti nell’arcata superiore impediscono, ai denti posteriori (anch’essi molari) dell’arcata inferiore, di sollevarsi verso l’alto.
Si ha pertanto che la presenza di due forme geometriche ad U con rebbi lunghi delle arcate dentarie sovrapposte impedisce, all’arcata dentaria inferiore (mandibola), di sollevarsi oltre il livello dell’arcata dentaria superiore.
Per contro vediamo che, se lo stesso spostamento in avanti della mandibola riguardasse due arcate dentarie dotate di una forma ad U senza rebbi, e quindi espressa solo dalla parte bassa della U (
Figura 2), tale spostamento consentirebbe alla mandibola di spostarsi anche verso l’alto (non essendoci i molari dei rebbi che sbattono tra di essi ad impedire il sollevamento).

Ciò è quanto visibile dalla
Fig. 4.







La sconvolgente importanza della forma della bocca

Tutto questo discorso geometrico, apparentemente estraneo alla Carie Dentale, in realtà ne costituisce proprio l’essenza per la seguente ragione.
La bocca degli umani ha la citata ossatura conformata ad U, di supporto dei denti e di articolazione tra mandibola inferiore e mascella superiore, che è ricoperta di uno strato carneo costituito dalle labbra. Uno strato carneo molle e deformabile per poter esprimere, mediante concetti universali di similitudine, la variabilità degli stati di superiorità posseduti dagli organi vitali dell’organismo fisiologico.
Più precisamente: dalla forma, che viene realizzata mediante l’appoggio reciproco tra labbro superiore e labbro inferiore, deriva la
tipologia di gestione psicobiologica delle risorse energetiche dell’individuo in funzione della molteplicità delle ipotetiche condizioni ambientali in cui egli potrebbe svolgere le sue azioni di vita.
In parole sintetiche, tale linea della bocca stabilisce QUANTO E DOVE l’individuo dispone di un’organizzazione psico-biologica atta a conferirgli capacità di violenza ATTIVA (superiorità) oppure PASSIVA (inferiorità). Pertanto, tale linea della bocca è ciò che determina la struttura organica PROFONDA regolante la vitalità del corpo dell’animale in tutte le potenzialmente possibili situazioni esistenziali.
La forma della bocca costituisce cioè il PROGRAMMA con cui l’organismo gestisce le sue risorse psico-biologiche al fine di determinare le massime e migliori condizioni di vita possibili.
In termini pratici, semplici, eloquenti: dalla forma della bocca deriva la gestione delle capacità di violenza dell’individuo nelle molteplici potenziali situazioni di vita future. Situazioni di vita di potere infinito e tali da rendere necessario organizzarsi per vivere anche in condizioni di inevitabile INFERIORITÁ.
"Bisogna saper perdere, non sempre si può vincere…" diceva saggiamente una canzone di successo degli anni ’60.
Ecco pertanto che ci avviciniamo ai concetti riguardanti la Carie Dentale.
Come già detto, LA SESSUALITÁ È UN SURROGATO DI VIOLENZA.
Nel senso che, poiché la violenza è abbinata a pericoli legati soprattutto alla società in cui vive l’animale (essere umano), l’estrinsecazione totale ed assoluta della violenza nei confronti dell’inferiore non costituisce la soluzione migliore.
È preferibile trasformare le proprie capacità di imposizione di violenza fisica (ciò che distrugge materialmente il corpo dell’avversario) in capacità di imporre un altro tipo di violenza: la violenza sessuale maschile.
Così pure è preferibile trasformare la propria capacità di opporsi e reagire passivamente alle azioni distruttrici del nemico con la resistenza meccanica delle proprie strutture materiali, in una differente capacità, che sia atta a subire un altro tipo di violenza.
Tale capacità è costituita dalla propria sessualità femminile: ovvero, una attitudine ad essere penetrati dal corpo del nemico in modo totale.
Gli organi sessuali variamente femminili (ano, vagina, bocca) sono infatti tutti posti nel piano verticale di simmetria che divide il corpo nelle parti Destra e Sinistra.
Un piano astratto che esprime una materialità nulla, e dal quale parte concettualmente ogni costruzione materiale del corpo dell’individuo atta a realizzare le proprie volontà esistenziali.
In altre parole, le dimensioni materiali del corpo dell’individuo hanno il loro valore zero, o di inizio dello sviluppo, proprio in tale piano matematico verticale.
Pertanto risulta da quanto detto che, il corpo dell’animale, deve consentire di esprimere uno stato di superiorità per poter imporre violenza fisica all’ambiente (costituito da altri individui-avversari).



Conoscere la propria sessualità per rispettarla


Risulta pure che il corpo dell’animale deve consentire di esprimere uno stato di inferiorità che riduca al minimo i pericoli derivanti dalla violenza ambientale (esercitabile da altri individui-avversari).
Da tali fatti risulta la logicità, ovvero la liceità della sessualità.
Se si prova una sensazione sessuale è SOLO PERCHÉ IL NOSTRO CORPO HA RITENUTO NECESSARIO COSTRUIRLA PER VIVERE.
Le sensazioni sessuali sono infatti un qualcosa di estremamente complesso, perché coinvolgono la psiche e sono pertanto un qualcosa di estremamente delicato, che non è nemmeno lontanamente paragonabile alla grossolana materialità degli organi sessuali intesi nella loro esclusiva funzionalità meccanica. Si pensi alle donne frigide che nonostante siano penetrate, non provano alcun piacere. Si pensi agli uomini che, pur dotati di un pene, non sono in grado di determinarne volontariamente l’erezione né fargli raggiungere l’orgasmo.
In base a ciò, non ha alcun senso giudicare sbagliata una caratteristica ritenuta logica dalla genetica dell’individuo e, dunque, non ha senso nemmeno condannare nessun tipo di sessualità. Se essa c’è, è solo perché l’organismo ha ritenuto necessario che esistesse.
Tutti gli animali, e quindi anche l’animale-uomo, sono dotati di entrambe le sessualità maschile e femminile. Tali sessualità vanno tuttavia usate secondo ragioni di logica esistenziale, e non secondo gli ingiustificati insegnamenti di moralità, che vengono imposti all’individuo da una società gestita da interessi di persone ottuse e malefiche!
Ciò significa che la bisessualità o l’omosessualità vanno conosciute in modi diversi da quelli attuali. L’individuo dovrebbe utilizzare la sua sessualità solo nei modi che siano positivi per la sua salute fisica e mentale. Pertanto, non certo nei modi suggeriti dalla comune morale, in cui la sessualità è vista solo come positiva e da estrinsecare il più possibile, come se si fosse in una gara sportiva che deve stabilire chi è più maschio e chi è più femmina.
Questo discorso è molto importante, soprattutto perché finora (prima della Psicostasìa Fisiognomica) l’individuo conosceva solo la sessualità che egli sentiva di avere e NON CONOSCEVA quella sua Sessualità Potenziale da lui posseduta per poter essere estrinsecata utilmente in altre situazioni!
Finora l’individuo poteva indossare una maschera virtuale mediante la quale poteva far credere alla società di essere quello che in realtà non era.
Fa parte delle conseguenze di tale stato delle cose che tutti gli individui hanno i denti cariati, perché essi hanno sperimentato in vari modi una condizione di femminilità anale (come minimo, si pensi al biberon che riempie la bocca dei bambini…., e che fa rilassare il loro ano…..).
Senza sapere però che in tale modo, essi distruggevano i propri denti. Peraltro, essi potevano affidare il proprio segreto alla ridicola convinzione comune che i denti si cariano perché non vengono puliti bene!
L’individuo deve invece essere cosciente di ciò che egli è e, conseguentemente, piacersi e rispettarsi, perché ciò è quello che è necessario per conferire un senso alla sua vita!
L’individuo deve conoscere "i pro ed i contro" delle sue azioni e, poi, scegliere liberamente ciò che ritiene più utile alla sua esistenza.
La sessualità non è una cosa qualsiasi: è la cosa più vicina alla VITA ed alla MORTE: va maneggiata con molta attenzione!
Da quanto finora detto, è emerso che in quasi tutti gli animali è presente una bisessualità.
Il termine "quasi" significa che potrebbero esserci animali che preferiscono ricevere violenza fisica fino ad essere uccisi, piuttosto che subire la maschilità ambientale.
Ma tali animali non solo sono una minoranza, ma sono anche animali poco evoluti, perché rifiutano una opportunità di vivere.
Ciò che fa rifiutare la vita è infatti sempre un fatto involutivo, per definizione intrinseca.
Tale ipotetico rifiuto, pertanto, non è comunque importante al fine di rilevare una sua utile finalità.



Le differenze tra i denti create dalle differenze ambientali

È interessante esaminare gli animali bisessuali, quale è l’essere umano, per capire le motivazioni evolutive delle loro scelte genetiche. Esaminiamo dunque ciò che risulta da fatti sperimentali: il rilassamento anale, ovvero il favorire la penetrazione dell’ano, crea la perdita dei denti. Una perdita che avviene con le molteplici notorie "patologie" dentarie, differenziate tra esse in ragione delle analogie psicosomatiche tra il tipo di penetrazione e la disponibilità fisiologica dell’organismo; quest’ultima finalizzata ad esprimere la soggettiva modalità organicamente più conveniente.
Tale processo di eliminazione dei vari denti presenti nella bocca, avviene sempre tenendo conto della relatività ambientale di tutte le proprietà psicobiologiche dell’individuo.
Nel senso che ogni facoltà biologica è sempre in riferimento a specifiche condizioni di pericolosità ambientale. Come indicato dalla Psicostasìa Fisiognomica, pertanto, ogni dente è collocato in zone che sono le stesse regolanti le capacità di estrinsecazione o di ricezione di violenza presenti nella bocca; capacità che sono espresse dalla forma della linea orizzontale mediana, risultante dal contatto tra il labbro superiore ed il labbro inferiore.
Ovvero: i valori ambientali stabilenti i gradi di superiorità o di inferiorità mediante le inclinazioni della citata linea orizzontale, sono gli stessi valori stabilenti se un dente è in relazione con ambienti forti oppure con ambienti deboli.
Così, guardando la dentatura dal davanti, la zona centrale di essa è relativa agli AMBIENTI FORTI, mentre le due zone laterali (le estremità destra e sinistra della bocca) sono relative agli AMBIENTI DEBOLI. Pertanto i denti anteriori, o Incisivi, sono denti connessi con l’attività dell’organismo in ambienti Forti. I denti laterali o Molari, invece, sono denti connessi con l’attività dell’organismo in ambienti Deboli.
Per definizione intrinseca, sono Ambienti Deboli quelli in cui l’individuo può esercitare la Massima violenza; sono invece Ambienti Forti quelli in cui l’individuo può esercitare la Minima violenza.
Ciò è peraltro dimostrato dalle leggi meccaniche regolanti le proprietà della leva.
Come è noto, la Meccanica insegna che esistono tre tipi di leve. La masticazione (consentita dal fatto che la mandibola si abbassa per aprire la bocca e poi risale verso l’alto per schiacciare il cibo introdotto durante la fase di apertura della bocca), esprime il funzionamento di una LEVA DI TERZO TIPO. Tale leva di Terzo Tipo è quella illustrata dalla
Figura 5 ed è costituita dalla mandibola, come visibile dalla Figura 6.





Da tale Figura 6, si può meglio capire il suo funzionamento.





Osservando tale figura, si può comprendere che:
il fulcro della leva è costituito dallo snodo osseo di incernieramento della mandibola;
i muscoli che fanno sollevare la mandibola per schiacciare il cibo realizzano la forza che, in
Figura 5, è contrassegnata dalla freccia POTENZA;
il cibo interposto tra i denti della mascella e della mandibola è ciò che genera la forza che, in
Figura 5, è contrassegnata dalla freccia RESISTENZA.
Da tale figura 6 si può capire che, più il cibo è vicino allo snodo (fulcro della leva), più i muscoli (POTENZA o AZIONE) possono esercitare su tale cibo forze di schiacciamento maggiori.
Per fare ciò, il cibo all’interno della bocca viene fatto schiacciare dai MOLARI.
Per contro, quando il cibo è molle o facilmente lacerabile (per esempio, addentare un panino) esso è affidato ai denti Incisivi.
Poiché gli Incisivi sono quelli posti al centro della bocca, essi sono quelli ai quali è consentito di esercitare solo piccole forze di schiacciamento; pertanto, se essi sono incapaci di esercitare grandi violenze sul cibo è perché "tale cibo" è un ambiente forte (ovvero da trattare con rispetto, delicatamente, impegnando poche energie….).
Per contro, quando l’ambiente è Debole, lo si può schiacciare con grande violenza: pertanto, su tale cibo (che viene collocato ai lati della bocca) si può infierire con la grande forza di schiacciamento esercitabile dai MOLARI.
Questo "pedante" discorso è finalizzato a far capire che, se il rilassamento anale fa cariare i denti Molari anziché i denti Incisivi, ci sono delle ragioni che la mia Scoperta della causa della carie ha evidenziato; ragioni, che sono collegabili proprio alla possibilità di acquisire aumenti di superiorità mediante l’eliminazione dei denti Molari.
Come dimostrato dalla figura 8 di un altro mio Scritto Inumano (N° 38), ciò che consente alla mandibola di acquisire la maggiore possibilità di sollevamento verso l’alto (per creare l’aumento di SUPERIORITÁ psichica e biologica dell’’essere umano) è fondamentalmente la eliminazione dei molari e non l’eliminazione degli incisivi.
Infatti, il significato profondo di tale proprietà è quello che essa consente all’individuo di acquisire una maggiore superiorità verso i forti.
Con i deboli, invece, c’è un problema. Tale problema consiste nel fatto che la linea della bocca non è modificabile nella sua zona centrale, mentre è facilmente modificabile nelle sue estremità.
Da ciò deriva la possibilità di determinare volontariamente se rivolgere all’Ambiente Debole (o meglio Ipodebole) la violenza e la cattiveria intrinseche della superiorità, oppure consentire a tale Ambiente Ipodebole di essere esso a rivolgere violenza all’individuo.
Ciò avviene quando l’individuo vuole porsi in uno stato di "Inferiorità da Ambiente Ipodebole": uno stato psicologico che è sinteticamente espresso dalle parole SORRISO, BONTÁ, DOLCEZZA.
In altre parole, eliminando i denti molari (preposti a reagire agli Ambienti Deboli) si acquisisce una maggiore Superiorità per il fatto di non sprecare energie verso chi non è pericoloso.
Eliminando invece i denti incisivi (preposti a reagire agli Ambienti Forti) si acquisisce una maggiore Inferiorità ed una attitudine ed infierire sui deboli, quando sussiste la permanenza dei molari.



Il rifiuto della femminilità

Queste proprietà consentono di rilevare il ruolo svolto dalla VOLONTARIETÁ dell’individuo nella differenziazione della carie tra i denti anteriori (ambienti forti e iperforti degli Incisivi) ed i denti posteriori o laterali (ambienti deboli ed ipodeboli dei Molari).
Tale volontà implica un ulteriore fattore dell’equilibrio fisiologico dell’individuo: la INIBIZIONE DELLA SUA FEMMINILITÁ espressa dal suo LABBRO INFERIORE.
Anche tale labbro è in relazione con lo stesso ASSE DEL CAMPO AMBIENTALE, precedentemente considerato parlando della linea orizzontale della SUPERIORITÁ (determinata dalla congiunzione dei due labbri superiore ed inferiore) e parlando della collocazione dei vari denti.
Pertanto tale LABBRO INFERIORE, con le dimensioni verticali della sua parte eversa, esprime le sue "Energie di movimento fisico" negli ambienti iper-forti quando tali dimensioni sono collocate nelle zone centrali della bocca. Per contro, con le sue dimensioni verticali, il labbro inferiore esprime le sue "Energie" negli ambienti deboli ed ipo-deboli quando tali dimensioni sono collocate nelle zone laterali e di estremità della bocca.
In parole semplici, la conservazione dei denti incisivi richiede un grande sviluppo delle zone centrali del labbro inferiore, ovvero una INIBIZIONE (rifiuto) della propria FEMMINILITÁ negli Ambienti IPER-FORTI (o genericamente FORTI).
A questo punto del discorso diventa possibile cogliere i profondi significati della Legge della Carie dentale.
Per una legge evolutiva della Specie Umana, era necessario aumentare la superiorità dell’uomo per farlo evolvere verso i livelli ultra-umani degli Angeli.
Per fare questo si è creata in esso una Femminilità che costituisse un Surrogato di Violenza che fosse idoneo a favorire l’individuo nella conservazione della sua vita.
Tale femminilità doveva tuttavia essere estrinsecata in Ambienti Deboli per far conservare ed utilizzare all’individuo le proprie risorse vitali nel difendere la propria vita dai pericoli degli Ambienti Forti.
Ovvero, era necessario che l’uomo modificasse la sua istintiva volontà di essere forte con i deboli in una differente volontà che gli consentisse di essere forte con i forti e debole con i deboli.
Ecco dunque la opportunità di NON ACCETTARE il desiderio di SUBIRE la maschilità degli ambienti forti. Ovvero, RIFIUTARE, INIBIRE, gli impulsi femminili quando si presentavano tali situazioni, allo scopo di AVERE DISPONIBILE GRANDE FORZA FISICA da contrapporre alle ostilità ambientali molto pericolose, per non subirle.
Infatti, alla base della femminilità c’è una inferiorità (determinante la situazione di ricevere violenza fisica) che si deve eliminare per rovesciare la situazione, trasformando tale inferiorità in superiorità.
Ma ciò deve riguardare solo gli AMBIENTI FORTI; sono i forti che devono essere neutralizzati per impedire ad essi di uccidere l’individuo.
I deboli, in quanto tali, non sono pericolosi e pertanto si può accettare la loro superiorità diventando noi stessi inferiori (sorridendo….).
Un esempio di ciò è espresso dalla sudditanza dei genitori nei confronti dei loro amati bambini, dai quali accettano ogni prepotenza.
Oppure dalla sudditanza dei padroni di amorevoli bestiole, quali i gatti ed i cani, ai quali viene permesso di essere i padroni della casa……
Evolutivamente parlando, si ha dunque che si devono cariare essenzialmente i denti molari, perché così la mandibola può risalire fino a deformare la linea mediana della bocca per fargli acquisire una SUPERIORITÁ MAGGIORE.
Una Superiorità che non è una parola astratta, bensì una superiorità biologica, immunologica, intellettuale.
In merito all’aspetto intellettuale, non può certo essere ignorato il fatto che l’essere umano può distruggere qualsiasi animale solo perché egli ha una intelligenza superiore, che gli ha consentito di inventare e costruire armi di potenza illimitata.



Eliminazione dei molari per carie sessuale o per rimozione meccanica?


Considerando i concetti sopra esposti, si giunge al dilemma che dovetti personalmente affrontare mezzo secolo fa. Un dilemma che pone l’individuo di fronte ad una situazione che lo costringe a delle scelte. Infatti, si prende atto che la propria superiorità è precaria, in quanto dipendente dalla benevolenza ambientale (angolo di inclinazione del profilo nasale).
Nel contempo si prende atto di essere impediti nell’aumentare la propria superiorità, perché la naturale struttura della nostra bocca umana possiede i denti molari.
Teoricamente si potrebbe ricorrere allo sviluppo di una propria sessualità anale che, per i motivi illustrati, determinerebbe la distruzione dei molari mediante la loro carie.
Ma tale strada è difficilmente percorribile, perché in essa sono presenti gli ostacoli morali di dover implicitamente ammettere una propria inferiorità fisica, la quale ci spinge ad evitare la violenza materiale dell’ambiente.
Peraltro, la robustezza fisica del corpo umano è determinata proprio da ormoni maschili che, l’accettazione di un ruolo sessuale femminile ridurrebbe (femminilizzazione ormonale). Tale strada comporterebbe cioè un percorso ondivago imposto da scelte contradditorie.
Il superamento di tale poco invitante percorso poteva tuttavia essere reso possibile se si fosse potuto constatare che, la tipica reversibilità tra la materia e la psiche era operativa anche per i denti molari.
Nel senso che, poiché la perdita dei denti molari era dovuta e conseguente ad una volontà di rivalsa dell’individuo (che aveva subito una violenza sessuale anale) la quale si esprimeva nella creazione di uno stato psicologico di maggiore superiorità, c’era da appurare la seguente ipotesi: "Una ipotetica eliminazione dei molari con altri mezzi materiali esterni all’individuo, può generare la capacità di indurre la stessa citata volontà di rivalsa, pur rendendo non più necessario femminilizzarsi con la sessualità anale"?
Di fronte a tale dilemma, ad uno scienziato serio (quale io ritengo di essere) non rimane che provare su di sé la correttezza delle sue teorie.
Pertanto, andai alla ricerca di qualche medico dentista che fosse disponibile ad estrarmi i molari, nonostante non fossero cariati.
L’impresa non fu facile, ma ebbi la fortuna di incontrare un dentista ultra ottantenne (dott. Albertini, veterano delle guerre in India, mi disse) che se ne poteva fregare della deontologia professionale sbandierata dall’Ordine dei Medici.
Così, mi feci togliere tutti i molari e poi, man mano, altri denti anteriori. Ciò allo scopo di verificare la loro correlazione con le mutazioni fisiologiche che inducevano, che erano collegate alla specificità delle situazioni intrinseche dell’Asse orizzontale degli Ambienti relativo alla bocca.
La sperimentazione si protrasse poi con altri criteri fino ad ora, e confermò la possibilità di aumentare la superiorità dell’individuo cambiando la fisionomia della persona. Più precisamente, cambiando la forma della bocca mediante la maggiore escursione della mandibola verso l’alto.
Una escursione, così ampia, che il labbro inferiore giunge a toccare la punta del naso!
È questa la tipica fisionomia con cui i vecchietti allegri tentano di far sorridere gli astanti: togliendosi la dentiera e sollevando il mento nel modo citato.
A questo punto il problema diventa un altro.
In una moderna società come la nostra, come si fa a sorridere con una bocca priva di denti molari?
Di solito le persone sdentate vengono mostrate in televisione come una cosa buffa, ridicola, tipica dei poveri!
Anche questa situazione assomiglia al gatto che, per mordersi la coda, gira su sé stesso; oppure rassomiglia all’asino che cammina in avanti per addentare una carota, che il contadino ha appeso all’estremità di un bastoncino fissato sullo stesso asino: tale asino si sposta in avanti per addentare la carota ma, così facendo, sposta in avanti anche la carota e non riesce a mangiarla!
In termini realistici, l’essere umano ha la sua superiorità che è stabilita dalla forma della sua bocca, ma la forma della sua bocca esprime un aumento di inferiorità se la testa ruota per guardare più in basso.
Ruotando la testa verso il basso, infatti, diminuisce l’inclinazione del suo profilo nasale, ovvero la quantità di stima o benevolenza che egli ritiene di ricevere dall’ambiente e, così, aumenta la propria inferiorità (questa proprietà è facilmente verificabile guardandosi allo specchio).
Ciò significa che l’individuo si sente a suo agio, ovvero è in equilibrio psicologico (bocca con superiorità), quando riceve dall’ambiente la considerazione positiva connessa alla normale inclinazione del suo profilo nasale. Ma tale considerazione positiva gli viene rivolta solo se egli rispetta i canoni sociali che pretendono individui che abbiano tutti i loro denti belli e bianchi. Se tale individuo non avesse denti da "splendido sorriso", l’ambiente lo disprezzerebbe; conseguentemente, l’individuo ruoterebbe la sua testa verso il basso e farebbe acquisire alla forma della sua bocca una linea espressiva di una maggiore inferiorità!
Ecco pertanto che l’individuo continuerà a tenersi tutti i suoi denti, rattoppati e finti ma tutti lì, ordinatamente splendenti al loro posto.
Così facendo però non potrà evolversi, resterà quello che è: un illuso in balìa di una Medicina che, per mantenere i suoi privilegi, lo illude promettendogli una vita lunga, sana e felice.
Da questo fatto si evidenzia che l’azione cariogena svolta dal rilassamento anale diventa infruttuosa, perché il dente non viene tolto dalla bocca, bensì sostituito da altri denti finti che svolgono la stessa funzione di quelli sani, ed impediscono all’individuo qualsiasi aumento dalla sua superiorità.
Infatti, si lascia la mandibola con la sua impossibilità di sollevarsi e si impedisce all’individuo di far toccare la punta del suo naso alle zone centrali del suo labbro inferiore.
Questa, che potrebbe essere una battuta umoristica, è in realtà l’espressione della tragedia umana di DOVER appartenere ad un grande gregge di uomini-pecore ai quali viene impedito di evolversi verso le ulteriori realtà di possibili condizioni angeliche.
Un impedimento che ha un nome: ETICA SBAGLIATA!




La salute creata dall’assenza dei denti laterali

Da quanto finora detto si ha dunque che, eliminando i denti laterali della bocca (molari e pre-molari) si consente, ai denti centrali (incisivi e canini) della mandibola, di sollevarsi fino a sormontare i denti centrali (incisivi e canini) della mascella superiore fissa.
Tale nuova posizione acquisita dalla mandibola determina una modificazione della fisionomia; in particolare, consente alle labbra della bocca di congiungersi in un modo che conferisce all’individuo una maggiore superiorità.
Come illustrato più chiaramente dalla Psicostasìa Fisiognomica, il senso di tale superiorità è tratto da una maggiore capacità di esercitare violenza in situazioni ambientali forti, ovvero molto ostili.
La forma della bocca derivante da tale trasformazione è comunque quella tipica che può essere presente su corpi cilindrici: quale, per semplicità illustrativa, può essere considerata la testa umana.
Tale forma della bocca è quella che deriva dall’appoggio delle labbra contro la parete leggermente arcuata costitutiva dei denti anteriori (incisivi e canini).
Una forma che, in base alle conoscenze della Psicostasìa Fisiognomica è comunque una forma ad ARCO. Un arco leggermente più stretto di quello "normale" per effetto del rientro delle guance nelle zone prive di molari.
Tale maggiore "acutezza" dell’arco crea una maggiore superiorità dell’individuo; una superiorità che tuttavia diventa zero al centro della bocca.
La forma ad arco è quella che deriva alla bocca dalla rotondità della testa.
Una testa che non ha il becco come gli uccelli, perché l’uomo è strutturato per NON VOLARE; conseguentemente egli non ha la possibilità di variare bruscamente la sua superiorità mediante brusche variazioni di livello del punto ambientale di riferimento nello spazio anteriore.
Una forma ad arco che è una linea di una bocca esemplificativa e che, quando è osservata dal davanti, appare però diritta ed orizzontale. Tale stessa linea assume tuttavia la forma di un arco (superiorità) se osservata dal basso e, per contro, assume la forma di un arco rovesciato (inferiorità) se essa viene osservata dall’alto.
Ciò è illustrato dalle seguenti
Figure 7, 8, 9, 10.















La vista dall’alto indicata dalla
Figura 8 è la stessa che si ottiene anche guardando la bocca dal davanti, ma con la testa osservata che è ruotata a guardare verso il basso.
La vista dal basso indicata dalla
Figura 10 è la stessa che si ottiene guardando la bocca dal davanti, ma con la testa osservata che è ruotata a guardare verso l’alto.
Queste due precisazioni non descrivono movimenti di un corso di ginnastica. Esse si collegano invece al fatto che l’individuo diventa superiore quando (ruotando la testa verso l’alto) aumenta l’inclinazione del suo profilo nasale, ovvero quando aumenta l’Amore (la stima, la benevolenza….) Ambientale che egli ritiene di ricevere.
Questi fatti sono stati già esposti in modo più esauriente in altri miei scritti e, comunque, costituiscono le basi della Psicostasìa Fisiognomica.
Le sintesi ora fatte, sono finalizzate a far capire come, una linea della bocca conformata ad arco come illustrato dalla
Figura 10 (la forma della linea della bocca che si vede guardando la testa dal basso, oppure guardando una testa orientata a guardare in alto), esprime una Superiorità (inclinazione della linea formata dal contatto delle labbra) che è massima (i 90° posseduti dalla verticalità) nelle sue due estremità (ambienti deboli). Tale superiorità è invece minima (i zero gradi indicati in Figura 10 e presenti nella orizzontalità della tangente teorica passante per il punto di sommità dell’arco) al centro della bocca. Con particolare riferimento alla Figura 10 ciò significa che, una linea di superiorità che sia conformata ad arco, esprime una superiorità tanto maggiore (violenza, cattiveria) quanto più gli antagonisti (ambiente) dell’individuo sono deboli.
La linea astratta tangente alle due estremità della bocca ha infatti la inclinazione angolare massima, cioè i 90° della verticalità.
Così pure significa che, più le situazioni esterne all’individuo sono pericolose (ambienti forti), meno egli si sente sicuro, meno agisce: fino ad immobilizzarsi (superiorità zero gradi) nei confronti degli ambienti di massimo pericolo (centro della bocca, ambienti iper-forti). Per avere successo nella vita, una simile bocca è molto utile, giacché il successo lo si acquisisce proprio agendo da forti verso i deboli, ed agendo da deboli nei riguardi di chi è forte.



La realtà creabile dalla razionalità umana

In altri termini: la forma del volto umano sintetizza una legge di natura che accomuna tutti gli esseri umani.
Questo fatto è utile per sentirsi normali e legittimati alle prepotenze (prima Legge del Buco Nero, ovvero Legge del Menga) ed è sicuramente quanto di meglio poteva fare la Natura.
Tuttavia, siccome io sono un tecnico (che ha vissuto nel mondo razionale delle tecnologie e dell’industria, dove l’imperativo è fare le cose che servono e che non ci sono) rispetto la Natura, ma considero pure che la Natura non è Dio.
Se l’uomo avesse seguito le leggi della Natura sarebbe rimasto un troglodita (cioè un animale tipo scimmia).
Invece ha ritenuto opportuno mettersi a fare quello che la natura non aveva fatto: le case, le armi, la ruota, gli attrezzi, le materie plastiche, i motori, i treni, le automobili, gli aeroplani, le navi.
Ovviamente si potrebbe pensare possibile il fatto che, l’intelligenza umana sia un prodotto della natura; tuttavia è altrettanto possibile pensare che tale intelligenza sia "un prodotto tecnologico di una biologia ultra-umana", il quale ha consentito la creazione di un animale speciale (l’essere umano) che fosse stato idoneo a fornire una "energia psichica" idonea all’alimentazione degli Angeli. Infatti, altri argomenti confermano che l’intelligenza umana è stata costruita dall’intelligenza di esseri Ultra-umani e non creata dalla NATURA.
D’altronde, la Bibbia ci dice che Dio "creò" l’uomo mettendo l’anima in un corpo materiale di fango e che, poi, prese una costola di tale uomo (ADAMO) per farci la donna (EVA). In sostanza, secondo la Bibbia, cioè, la creazione dell’essere umano fu effettuata da un "Dio-operaio" che maneggiava la materia…..
Queste mie bizzarre argomentazioni sono apologetiche e conseguenti al fatto che mi trovo nella scomoda posizione di chi, dovendo contestare la sacralità della Natura, deve predisporre delle difese verso le inevitabili critiche dei "benpensanti".
Infatti, io ho scoperto che la legge fondamentale dell’Universo è quella di una Materia in continua trasformazione, la quale tende ad evolversi acquisendo superiorità sempre maggiori per diventare Dio.
Pertanto, io sto semplicemente dimostrando all’umanità che essa è "ingabbiata" in regole morali che impediscono agli umani di aumentare la loro superiorità. "Qualcuno" vuole infatti impedire ad essi di accedere alle realtà ultra-umane degli Angeli (nostri padroni, tra i quali ci sono per nostra fortuna anche Angeli benevoli….., diversi da quelli che, storicamente, svolazzano sopra Haiti gestendo i vari Duvalier….).
Lo sviluppo della Psicostasìa Fisiognomica, ovvero la conoscenza delle relazioni esistenti tra materia e psiche, può portare l’essere umano in mondi incredibili, che sono accessibili senza navicelle spaziali.
È sufficiente concepire una materia idonea a possedere una psiche capace di CREARE REALTÁ ANGELICHE. La realtà non è un qualcosa di oggettivo come appare. La complessità della realtà è un qualcosa di SOGGETTIVO, cosicché essa è semplicemente l’espressione della complessità della materia che l’ha creata.
Consegue da tale situazione che la materia biologica dell’uomo deve dunque essere modificata, per creare possibili REALTÁ ULTERIORI.
Realtà che sono ULTRAUMANE, e che non sono rilevabili dallo scarso livello evolutivo dell’essere umano contemporaneo.
Ecco dunque che, le mie bislacche affermazioni (che sia possibile aumentare la superiorità umana eliminando certe limitazioni naturali), potrebbero invece essere un significativo passo verso concetti esistenziali ultra-umani.



La necessità di privarsi anche dei denti incisivi

Tornando dunque all’argomento bocca, ovvero rimozione di certi denti per rendere "naturali" certe forme della linea di superiorità, diventa prioritario rinunciare alla ARCATA dentaria.
Ovvero, diventa necessario togliere quei denti che creano l’arco, la rotondità, per consentire alle labbra della bocca di potersi conformare ad esprimere forme inusuali determinanti una capacità di ESSERE FORTI CON I FORTI, ed essere DEBOLI CON I DEBOLI.
Per fare questo diventa necessario eliminare, non solo i DENTI MOLARI, ma anche i DENTI INCISIVI SUPERIORI.
I DENTI CANINI si trovano in una posizione NEUTRA e ritengo che debbano rimanere dove sono per limitare lo spostamento centripeto alle zone laterali del labbro superiore. Peraltro, ciò consente di conservare una parte della bocca che sia sufficiente ad una "masticazione ridotta" che lasci inalterate le funzioni salivarie (Vedasi
Figura 11 e Figura 12).

















Togliendo i denti incisivi superiori, il labbro superiore non ha più una parete su cui appoggiare con la sua zona centrale; tale labbro superiore si troverebbe vantaggiosamente ad appoggiare solo sui due canini laterali (uno a destra ed uno a sinistra).
Siccome poi su tale labbro superiore preme la parte centrale del labbro inferiore che è risalito (verso la punta del naso…) a causa della assenza dei molari, ecco che tra labbro inferiore e labbro superiore si attua un contatto che crea una specifica linea di chiusura della bocca.
Una linea inusuale di chiusura della bocca che conserva il suo valore di LINEA DELLA VIOLENZA; in tale specifica condizione, si tratta di una violenza che viene estrinsecata nelle molteplici situazioni ambientali, ma tutte rientranti nel campo degli ambienti "iper-forti" posto al centro della bocca, dove esiste il pericolo massimo.
Come tutte le estrinsecazioni di violenza, essa è attiva quando la violenza è scaricata nell’ambiente ad esprimere SUPERIORITÁ.
Una estrinsecazione che può tuttavia essere anche passiva, quando la violenza è subìta dall’individuo, ovvero è esercitata dall’ambiente per rendere l’individuo INFERIORE. Ebbene, con questa specifica congiunzione delle labbra, in cui si ha l’incavo conseguente all’arretramento del labbro superiore non più ostacolato dalla presenza dei denti incisivi, l’individuo acquisisce una grande superiorità specialmente nel centro della bocca, dove i normali esseri umani non possono averla. Ciò è di immenso valore, perché tale incavo del labbro superiore lo si vede (cioè lo si realizza….) guardando la testa frontalmente dall’alto. Ovvero nella condizione che si ha, equivalentemente, quando il profilo nasale è verticale: ad esprimere in tal modo un atteggiamento dell’individuo che presuppone un ambiente ostile, malevolo, e comunque che non ci ama.
Mediante la creazione del citato incavo nel labbro superiore, quella che era la sommità di un arco diventa una sommità comprendente un più piccolo  ARCO ROVESCIATO.
A seguito di ciò, nella zona centrale della bocca non ci saranno più valori di superiorità decrescenti fino a zero, bensì un rilevante aumento di superiorità in tali ambienti nonostante una posizione di TESTA RUOTATA VERSO IL BASSO.
Ciò si realizza tuttavia fino nelle vicinanze del centro della bocca; infatti la consistenza carnosa e lo spessore del labbro superiore impediscono la creazione di un solido incavato come se fosse prodotto dal filo di un coltello. In natura nessun animale ha la bocca con tale conformazione perché concettualmente assurda. Infatti più l’ambiente è forte, ovvero pericoloso, meno è rilevante la violenza che si può scaricare contro di esso. Tutte le forme possedute dalle bocche degli animali esprimono infatti una superiorità che diminuisce man mano che gli ambienti diventano più forti.
Persino il becco degli uccelli ha la sua punta con un angolo maggiore dell’angolo formato dai fianchi del becco.
La citata assurdità di una capacità di "violenza infinita contro ambienti infinitamente forti" appartiene alla attuale logica Umana. Pertanto altre intelligenze ultra-umane potrebbero sicuramente risolvere tale problema insolubile dagli uomini, semplicemente creando realtà adeguate.
Noi accontentiamoci di rilevare il problema: è già un grande passo evolutivo.
Tornando dunque alle problematiche connesse all’analisi della bocca, ovvero all’incavo che si forma nel centro del labbro superiore a seguito della rimozione dei denti incisivi, si ha quanto segue.
Ruotando la testa fino a disporre verticalmente il profilo nasale, non si creerà più (come nelle condizioni normali) un aumento di inferiorità (o riduzione di superiorità) nel centro della bocca (ambienti forti), bensì un AUMENTO DI SUPERIORITÁ (
Figura 13 e Figura 13A)
Per verificare tale possibilità, io mi sono fatto estrarre tali incisivi e da molti anni sto sperimentando la citata condizione di masticazione minima.
A seguito di ciò, ritengo che le mie teorie evoluzionistiche abbiano trovato una gradita conferma. Penso che ciò sia dimostrato dal fatto che sono praticamente senza denti da qualche decennio e non ho alcuna necessità di avvalermi né di dentiere mobili, né di impianti dentari fissi.

















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